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Cos’è la Lumpy Skin Disease?

Lumpy Skin Disease

Perché Lumpy Skin Disease sta bloccando l’export di alcuni prodotti bovini italiani nel Regno Unito?

Nel mese di giugno 2025 è stato confermato in Italia un focolaio di Lumpy Skin Disease (LSD), conosciuta anche come dermatite nodulare contagiosa. Si tratta di una malattia virale che colpisce i bovini, trasmessa principalmente da insetti vettori (come mosche e zanzare), con effetti che possono compromettere gravemente il benessere degli animali e la sicurezza sanitaria.

Ma cosa comporta, nel concreto, per chi lavora nell’esportazione di prodotti alimentari? E perché il Regno Unito ha deciso di sospendere alcune importazioni?

Lumpy Skin Disease: cosa sapere

La Lumpy Skin Disease non è pericolosa per l’uomo, ma rientra tra le malattie animali soggette a notifica obbligatoria, secondo il Codice Terrestre WOAH (Organizzazione mondiale della sanità animale). I sintomi principali includono:

  • febbre alta;
  • noduli cutanei diffusi;
  • diminuzione della produzione di latte;
  • problemi riproduttivi.

L’impatto è dunque sia sanitario che economico, soprattutto per allevatori, produttori e operatori della filiera alimentare.

Quali sono le conseguenze per il commercio?

Le autorità sanitarie portuali del Regno Unito stanno trattenendo tutti i prodotti italiani che rientrano nelle categorie sopra elencate.

Anche i prodotti trasformati in stabilimenti italiani sono soggetti a blocco.

Le autorità veterinarie italiane non possono temporaneamente rilasciare i certificati sanitari per questi prodotti.

Si prevede una possibile riapertura parziale per latticini pastorizzati, ma manca ancora una conferma ufficiale.

È in corso una valutazione su prodotti compositi a basso rischio contenenti ingredienti bovini.

Cosa significa per chi spedisce prodotti alimentari?

Per chi lavora nel settore del trasporto a temperatura controllata, è fondamentale sapere che spedire ora prodotti soggetti a restrizione comporta il rischio concreto di blocchi in dogana e ritardi nella catena logistica.

Fresh Ways consiglia, in questa fase, di non programmare spedizioni verso il Regno Unito per le categorie elencate, fino a nuova comunicazione. Al momento, non è stata definita una data per la fine della misura da parte di DEFRA (Department for Environment, Food & Rural Affairs).

Perché è importante parlarne

In un contesto internazionale in cui la sicurezza alimentare e la tracciabilità dei prodotti sono sempre più centrali, eventi come questo ci ricordano quanto sia importante rimanere aggiornati su regolamenti, rischi sanitari e normative doganali.

Il nostro impegno, come operatori specializzati nel trasporto alimentare internazionale, è anche quello di informare e accompagnare i clienti attraverso queste complessità, offrendo soluzioni operative adeguate e un dialogo costante con le autorità competenti.

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